Geologia
L'Aspromonte è un vero e proprio "earthgate" aperto al viaggiatore sul passato, il presente e il futuro del Pianeta!
Attraversarlo vuol dire, aprire lo sguardo a tempi geologici remoti e a luoghi della Terra lontani, che riportano alla memoria continenti, mari e oceani che oggi non esistono più. Stringendo tra le mani un frammento delle sue singolari rocce cristallino-metamorfiche - che risalgono ad oltre 500 milioni di anni fa - così diverse per natura e aspetto alle monotone sequenze sedimentarie dell'Appennino, ci si può sentire in qualche modo trasportati nella Silva Hercynia del centro Europa, così come nelle Alpi occidentali, o ancora in Sardegna o anche in Corsica, poiché infatti l'Aspromonte ne condivide buona parte della storia.
Ma, curiosamente, possono comparire nella "visione" del visitatore anche immagini di spostamenti, dislocazioni, piegamenti, sollevamenti…
L'Aspromonte, montagna nobile e antica, è anche un rilievo "giovane" in crescita, che le forze endogene stanno ancora costruendo, ma che le forze esogene al contempo "smantellano", ad un ritmo accelerato in occasione di alluvioni o terremoti. Entrare nell'earthgate Aspromonte offre all'ospite attento, con gambe pronte e cuore aperto, esperienze uniche, di scoperta e conoscenza del geoparco, che desidera condividere con lui la scrittura delle pagine più belle del suo Libro di Pietra.
Pietra Cappa
(foto di: Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte)