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Ogni angolo di verde "profuma" di storia e tradizioni. Il circuito museale del Parco, da poco Istituito su esplicita volontà del Presidente Giuseppe Bombino, permette di "percorrere" il tempo, attraverso una narrazione di luoghi, immagini e sensazioni.
Si respira aria Greca in Aspromonte.
A Bova, gioiello architettonico arroccato sulle pendici della Montagna, borgo tra i più belli d'Italia e recentemente insignito della Bandiera Arancione, è possibile visitare le sei sale del nuovissimo Museo della Lingua Greco-Calabra "Gerhard Rohlfs", che consente di conoscere più da vicino la lingua greco-calabra. Il borgo nato come capitale della Bovesia, la patria dei Greci in Calabria, permette anche di "tuffarsi" nell'antica civiltà contadina nel Museo all'aperto che si snoda tra i vicoli, dove sono stati installati i principali strumenti di lavoro della cultura contadina.
Affascinanti le sue Chiese. Quella in onore di San Leo ospita un altare di epoca barocca e la statua di San Leo in marmo bianco, mentre la Cattedrale, riedificata sulle spoglie di un'antica Chiesa bizantina e si presenta con la sua struttura a tre navate di tipo basilicale, la statua in marmo del 1584 della Madonna col Bambino. La passeggiata tra le "viuzze" della capitale della Bovesia, patria dei Greci in Calabria ti accompagna ai ruderi del Castello Normanno con la Torre di guardia a dominare le "quattro porte della città". Straordinario anche il Museo Civico di Paleontologia: unico nel Meridione per importanza, numero di reperti, e di esemplari di fossili (circa 15.000), divenuto punto di riferimento per ricercatori e appassionati del settore. Ma quando si parte per conoscere l'Area Grecanica dell'Aspromonte è impossibile non oltrepassare l'Amendolea e "arrampicarsi" fino a Gallicianò, conosciuta come "l'Acropoli della Magna Grecia", dove ancora si parla il Greco. Sulla pietra in granito, all'ingresso del Paese, è incisa in gracanico la dicitura "Gallicanò Calos Irthete". Nel silenzio dell'Aspromonte, Gallicianò è una meta autentica e genuina, capace di trasmetterti il richiamo forte delle origini e delle identità, tra storia e tradizione. La Chiesa Ortodossa dedicata alla Madonna della Grecia, è certamente uno dei luoghi simboli da visitare, oltre che per la sua Struttura anche per il suo forte valore simbolico. Ma merita anche il Museo Etnografico dedicato ad Angela Bogasari Merianoù, realizzato con materiali donati dagli stessi paesani, mentre a due passi dal Museo sorge la "Fontana dell'Amore", luogo dai ricordi magici. E' nell'Area Grecanica che si diffonde il concetto di "ospitalità", dove il visitatore è a casa, sempre.